La Regina del Bosco: a colloquio con Vincenzo Reale che attraverso la caccia ha cercato di trovare quell’anima tra l’uomo e la natura

La Regina del Bosco: a colloquio con Vincenzo Reale che attraverso la caccia ha cercato di trovare quell’anima tra l’uomo e la natura

Affrontare l’argomento sulla beccaccia ovvero la “Regina del bosco” è un grande onore sapendo che in questa categoria di cacciatori confluiscono cacciatori-cinofili di massimo spicco, utilizzatori e competenti di tutte le razze di cani da ferma. A tal proposito andiamo ad incontrare Vincenzo Reale presidente del club ” Bird Dogs and Conservation of Ontario”  un veterano della caccia alla beccaccia. Settant’anni suonati con il suo volto dai tratti magno greci, che ha voluto raccontarci da dove è partita la sua passione sin dall’età adolescenziale battendo le montagne calabresi e cercando attraverso la caccia di trovare quell’anima tra l’uomo e la natura.

Qual’è la razza di cane che preferisce e perchè?

La scelta del cane è personale, in quanto tutte le razze da ferma hanno una propria caratteristica oltre che il suo campione, e questo lo testimoniano le varie gare cinofile . È sempre il cane che da un certo prestigio alla razza e non viceversa. Attualmente ho un pointer ed un Bracco Tedesco, ma nel passato ho anche avuto dei setter.

Si dice che il cane sia la base di tutto ,ma per formare un cane quanto tempo ci vuole a disposizione?

Come ogni cosa ,per avere dei buoni risultati ci vogliono due ingredienti fondamentali: la passione e la dedizione. Solitamente il percorso per la formazione di un cane da beccaccia e sui di tre anni ,sempre che il cucciolo scelto abbia i requisiti necessarie a tale fine.

Come si contraddistingue un cacciatore di beccacie e quali sono i requisiti che deve avere un cacciatore di questa categoria?

Esistono due categorie di cacciatori di beccacie: Il cacciatore di beccacce quello che dopo alcune ore passate nel bosco in compagnia del suo cane non avendo incontrato nessuna beccacia ripone tutto nella sua auto e se ne torna a casa, e poi cè il beccaciao; che è colui che viene affascinato dai colori degli alberi e dal silenzio della montagna ed insieme al suo cane continua a cacciare con la speranza di incontrare la Regina del bosco, ed anche se questo non avviene all’indomani è di nuovo nel bosco per una nuova avventura alla ricerca della beccaccia.

Ce un posto in particolare dove la beccaccia si rifugge?

Generalmente preferisce I boschi di faggio e di quercia con sottostante terreno

umido e morbido. A preferenza per i boschi e le macchie vicino i prati dove notte tempo cerca il proprio nutrimento.

Quale consiglio si sente di dare ai giovani per orientarsi sui comportamenti da assumere e sui metodi da adottare per avere successo in questa difficilissima arte venatoria?

Purtroppo non troppi giovani intraprendono l’attività venatoria, io cerco di promuovere sempre tutto quello che c è di buono nel mondo della caccia, che vuole essere anche un modo per socializzare, fare nuove amicizie e stare in contatto con la natura. Ma a tutti coloro che sono interessati a questo di tipo di caccia sicuramente consiglio di iniziare sotto la guida di un veterano in modo da poter apprendere ascoltando i consigli dategli, non dimentichiamo che la beccaccia è molto astuta. Sicuramente all’inizio l’impresa sembrerà ardua ma con un un po’ di gavetta tutto arriva  ripagando il sacrificio al primo incontro con la Regina del bosco.

 

Joe Infusini